Omosessualità, bisessualità, eterosessualità, fetish, bdsm, monogamia, poligamia: la specie umana presenta una ricca varietà di comportamenti legati al sesso. Dal punto di vista psicologico, quali sono i comportamenti normali e quelli contronatura?

Il comportamento sessuale è un comportamento umano, cioè simbolico e intenzionale, e come tale va valutato. Troppo spesso paragoniamo il comportamento sessuale dell’uomo a quello degli altri animali, senza tener conto della peculiarità della nostra specie.

È da qui che nascono i discorsi sul “secondo natura” o “contro natura”.

Proviamo a fare un veloce ragionamento: è naturale che un pesce voli? E un uccello che non vola che uccello è? È secondo natura che un mammifero viva sott’acqua? Se prendiamo come riferimento gli altri della loro specie dovremmo rispondere di no. Ma chi glielo va a dire al pesce volante, alle balene, ai kiwi e ai delfini?

Il problema è che noi usiamo “naturale” come sinonimo di buono, giusto e moralmente accettabile. Ma è un errore.

La pedofilia, l’omicidio e l’infanticidio, ad esempio, sono presenti in moltissime specie animali: le mantidi divorano il maschio durante l’atto sessuale, i piccoli di ragno mangiano la propria madre, i conigli sbranano i figli per potersi riaccoppiare, i piccoli delle aquile e degli squali toro sono fratricidi dalla nascita, i predatori dilaniano e divorano le proprie prede…

E ora chiediamoci: quanti altri animali oltre l’uomo praticano una religione o si dedicano all’arte? Sono comportamenti presenti solo nella nostra specie eppure nessuno si chiede se siano “contro natura”.

Quindi cos’è “naturale”?

Semplice: se un certo comportamento è presente in una specie, quel comportamento è “secondo natura”. Il criterio etologico è fuorviante perché a differenza degli altri animali l’uomo ha un Io cosciente, capace di autodistanziamento e di autotrascendenza.

Spesso si dice che poligamia, infedeltà, omosessualità, bsdm etc. sono comportamenti sessuali “contronatura” intendendo che non sono “normali“, si usa cioè un criterio statistico. Ma anche questo è poco esplicativo: dal punto di vista biologico e psicologico ogni essere umano è unico e irripetibile: pensiamo alle impronte digitali, alla cornea, alla scrittura, alle reti neurali…

Dipingere la Gioconda o comporre Lo Schiaccianoci non sono certo comportamenti comuni, tuttavia non sono neppure psicologicamente patologici.

La psicologia non stabilisce ciò che è patologico in base a ciò che fanno in pochi o a ciò che fanno altre specie animali, ma definisce come patologico ciò che impedisce la crescita, lo sviluppo, l’adattabilità e il godimento dell’individuo e del gruppo.


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.