In cosa siete simili tu e il tuo amico/la tua amica del cuore? E in cosa invece siete differenti? In base a quali caratteristiche si può descrivere la personalità? Sono queste le domande che si pongono i teorici della personalità.

Per capire meglio perché gli psicologi si occupino di questo problema, immaginate di essere gli organizzatori di un grande concerto all’aperto. Ci sono migliaia di persone. Vi hanno chiesto di dividerle in modo omogeneo nelle sei zone predisposte. In base a quale caratteristica le smistereste?

La più semplice è il sesso: maschi da una parte e femmine dall’altro. Poi potreste anche dividerli per fascia di età. Oppure per statura o per conformazione fisica (i magri, i grassi, i tozzi…).

Differenze fisiche e differenze psicologiche

Alcuni psicologi hanno provato a spiegare le differenze individuali proprio a partire dalle caratteristiche fisiche (Sheldon, Kretschmer, Lowen…). Altri hanno usato come principio le funzioni del sistema nervoso (Cloninger e Pavlov).

Se però vi chiedessero di dividere gli spettatori secondo le caratteristiche psicologiche, quali criteri usereste?

Jung aveva indicato una distinzione fondamentale: da una parte gli estroversi, dall’altra gli introversi. Eysenck, utilizzando l’analisi fattoriale (una tecnica statistica) aggiunge all’introversione/estroversione altre 2 dimensioni il Nevroticismo (instabilità emotiva e propensione all’ansia) e lo Psicoticismo (impulsività e ricerca di sensazioni).

I Cinque grandi fattori

Il modello più ampiamente diffuso, però, è quello del Big Five (Costa e McCrae) che, come si intuisce dal nome, prevede il raggruppamento in 5 dimensioni: Apertura all’esperienza, Coscienziosità, Estroversione, Amicalità, Nevroticismo. Se usiamo queste cinque dimensioni possiamo fare una descrizione accurata di qualsiasi persona. Tenete conto che ad ognuna di queste dimensioni corrispondono tutta una serie di tratti di personalità.

La versione italiana del questionario del Big Five sviluppata da Caprara (“Big Five Questionnaire”) suddivide ciascuno dei 5 fattori in due sottodimensioni, ognuna delle quali va intesa come un continuum che va dal tratto esaminato al suo opposto: energia: dinamismo – dominanza; amicalità: empatia – cordialità; coscienziosità: scrupolosità – perseveranza; stabilità emotiva: controllo dell’emozione – controllo degli impulsi; apertura mentale: apertura alla cultura – apertura all’esperienza

Il questionario ITAPI effettua una suddivisione in 7 fattori, praticamente sovrapponibili a quelli del Big Five: Dinamicità; Vulnerabilità; Empatia; Coscienziosità; Immaginazione; Difensività; Introversione.

Le caratteristiche relazionali di Lorna Benjamin

Un altro modo per suddividere la personalità è quello di prendere in esame non tanto le caratteristiche individuali ma i modi di relazionarsi agli altri: Lorna S. Benjamin, ad esempio, distingue due dimensioni: l’Affiliazione (amore vs odio) e l’Interdipendenza (libertà/autonomia vs controllo/sottomissione). Se scrivete su un quadrante di un orologio l’amore alle 12, l’odio alle 6, l’autonomia alle 9 e la sottomissione alle 3 ecco che avrete un “circomplesso” (SASB). Le “ore” che stanno in mezzo rappresentano le diverse combinazioni di queste due dimensioni. Gli orologi però sono 3: bisogna tener conto di come ci relazioniamo a noi stessi (il Sé), agli altri (l’Altro) e all’immagine che abbiamo dell’altro (l’Introietto).

Gli stili di attaccamento

John Bowlby, Mary Ainsworth, Mary Main e Peter Fonagy hanno invece distinto le persone in base allo stile con cui esprimono l’attaccamento. Per farlo hanno usato la Strange Situation (bambini) e l’Adult Attachment interwiew (adulti) distinguendo in: sicuro, insicuro evitante (preoccupato), insicuro ambivalente (distanziante) e disorganizzato.

Oltre alla relazione interpersonale si possono distinguere le persone in base al tipo di bisogni (Murray e Maslow) e di valori (creazione, relazione e prestazione di Frankl) verso i quali si orienta, oppure in base al modo in cui interpretano ciò che gli accade, detto “Locus of control (Rotter) o “autoefficacia” (Bandura).

I modi per descrivere la personalità sono moltissimi, insomma. Tu quale utilizzeresti?


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.