Invito tutti gli Psicologi e i Medici a spendere pochi minuti per compilare on-line il Questionario AGIO (Organizzazione Atipica dell’Identità di Genere) per l’infanzia e l’adolescenza.
La ricerca
Si tratta di una ricerca multidisciplinare avviata dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Cagliari, finanziata dalla Regione Sardegna e co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo.
Attraverso la compilazione del Questionario AGIO sarà possibile contribuire alla definizione di buone prassi di ricerca, formazione, valutazione e intervento clinico in questo importante e ancora in via di sviluppo ambito scientifico, nonché collaborare alla raccolta di indici casistici ed epidemiologici pressoché assenti o controversi.
Organizzazione Atipica o Disturbo dell’Identità di Genere?
Oggi si preferisce riferirsi a questa realtà in termini di Organizzazione atipica piuttosto che definirla “Disturbo dell’Identità di Genere” come fa il DSM-IV-TR. Non si tratta di un politically correct linguistico come “diversamente abile/handicappato” o “non vendente/cieco”.
Definendolo “Disturbo dell’Identità di genere”, infatti, si è già stabilito che si tratta di una malattia da curare. Nella maggior parte dei casi, tale cura viene effettuata non con strumenti psicoterapeutici ma con interventi chirurgici (estetici e ricostruttivi) e la somministrazione di ormoni.
Parlare di una “Organizzazione atipica”, invece, sposta l’accento sul versante della rarità statistica senza giudicarne la patologicità a priori. Ciò non significa affermare che l’identità di genere non possa essere patologica. Si tratta solo di non ridurre il criterio di demarcazione tra normalità e patologia alla sola norma statistica.
Curare l’identità di genere
Proprio per questo è necessario investire maggiori risorse ed energie nella ricerca scientifica multidisciplinare e condividere l’expertise clinica.