Sapevate che il bacio tra Biancaneve e il principe e quello tra la Principessa e il Rospo sono due falsi storici?

  • Il vero bacio di Biancaneve: nel libro dei Grimm si narra che mentre i servi portano la bara di cristallo uno inciampa e a Biancaneve esce di gola la mela avvelenata e si risveglia.
  • La favola Il principe ranocchio: l’incantesimo viene spezzato quando la principessa, disgustata, lancia il rospo contro il muro o, in altre versioni, quando la rana passa la notte sul suo cuscino.

I significati nascosti nella favola del Principe ranocchio sono moltissimi, come in tutte le favole. Jung, ad esempio, la interpretava come l’incontro tra l’Animus e l’Anima. A me ha colpito il fatto che in giro vedo moltissimi rospi e altrettante principesse che si ostinano a baciarli.
Cercherò di spiegarvi come mai non funziona.

Sii una brava bambina, compiacimi

È sorprendente per noi oggi pensare che una donna sposi qualcuno per il quale non sente “le farfalle in pancia”, eppure fino a non molti anni fa anche in Italia le ragazze venivano date in spose. Il matrimonio romantico e la famiglia Mulino Bianco sono invenzioni moderne. Dal punto di vista culturale, quindi, il messaggio del Principe ranocchio è: «Figlia mia, quando sarai grande sposerai un tizio che ti sembrerà brutto e repellente come un rospo, ma se sarai sufficientemente carina, gentile e servizievole magari si trasformerà in principe e vivrete felici e contenti».

Questo discorso non vi ricorda La Bella e la Bestia? Anche lì una ragazza è costretta a convivere con un bestione repellente (e violento) ma poi, grazie alla sua bellezza, alla sua pazienza e alla sua bontà, il mostro diventa uno splendido principe.

Dal punto di vista psicologico, invece, troviamo una controingiunzione molto frequente: “compiacimi”.

In Analisi Transazionale le controingiunzioni sono quei messaggi appresi nell’infanzia che anche da adulti continuano a spingerci a comportarci sempre in un certo modo.

La favola del Principe ranocchio nasconde questo messaggio controingiuntivo:

Se vuoi che la gente ti apprezzi e ti voglia bene devi essere accomodante; ti devi adattare anche a costo di trascurare i tuoi bisogni e i tuoi desideri, devi imparare a prevenire i bisogni altrui; se vuoi che ti amiamo devi mettere da parte te stessa

Dite un po’: quante storie di vostre amiche vi stanno venendo in mente? Quante ne conoscete che si ostinato a tentare di cambiare il marito manesco o alcoolizzato o violento? Quante donne si illudono per anni che l’uomo che le trascura e le svaluta magicamente diventi un principe e le tratti da principesse?

Scheda: Chi nasce rana e chi nasce principe

Eric Berne nel libro Ciao… e poi? dice esplicitamente che ci sono due categorie di persone: c’è chi nasce principe e c’è chi nasce rana. Ed è quasi impossibile che le rane diventino principi o che i principi diventino rane, se non interviene qualcosa.

Se siete tra quelli che sospettano di essere nati rane, vi starete chiedendo: «Dove posso rimediare un bacio?».

In realtà, Berne spiega che non nasciamo rospi o principi. Non è una questione genetica. Ci diventiamo scrivendo il copione. In Analisi Transazionale, il copione è il programma della nostra vita che abbiamo “scritto” durante l’infanzia in base all’interazione con l’ambiente familiare (dentro al copione ci sono le ingiunzioni, le controingiunzioni etc.). In questo piano di vita c’è scritto se saremo dei vincenti o dei perdenti, se sapremo cavarcela o soccomberemo, se riusciremo professionalmente o saremo dei falliti, se moriremo circondati da amici o soli come cani.

Fin da bambini, giorno dopo giorno costruiremo le condizioni per far realizzare il finale che abbiamo scritto. E, se non interviene qualcosa, arriveremo all’ultimo atto.

Ma cosa si può fare? Cosa deve intervenire? Secondo gli analisti transazionali dee accadere un evento che rompa i nostri soliti schemi e ci permetta di riscrivere il copione. Può essere un amore intenso, un trauma, un percorso di psicoterapia…

Il primo passo è capire qual è il proprio copione di vita e, se non ci piace, cercare il modo più efficace per cambiarlo.

Baciare rospi è inutile

Donne, se volete vivere con un principe non sposate un rospo. Se baciate un rospo sappiate che vivrete per sempre con un rospo.

Se invece volete sposarvi un principe, cercatevi un principe. E – per amor del cielo! – smettetela di baciare rospi e convincetevi che neppure nelle favole i baci risvegliano le principesse o trasformano i rospi.

Perché vi assicuro che ostinarsi a voler cambiare qualcuno non ha mai cambiato nessuno. È già difficile riscrivere il proprio copione, ma nessuno, neppure la principessa più affascinante e sottomessa del mondo può cambiare quello di un altro.


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.