È triste avere sempre ragione, capire le cose meglio degli altri, sentirsi moralmente integerrimi e al di sopra di tutti, essere i primi sempre, in tutto.
Guardare la vita dall’alto della propria infallibilità e grandezza è inebriante i primi 10 minuti, ma a lungo andare dà un senso di vertigine e di distaccamento che fa sentire soli.
La pretesa di essere i migliori è una condanna. Dal punto di vista clinico queste persone vengono definite “narcisiste”: hanno un costante atteggiamento di superiorità, si sentono speciali, sono sprezzanti e giudicanti nei confronti di amici, colleghi e familiari e non riconoscono i sentimenti e le esigenze altrui. Gli altri sono solo il contorno della loro esistenza.
Le persone che hanno a che fare con un narcisista si sentono infastidite e irritate e ne pensano tutto il male possibile. È normale: se qualcuno ti giudica in modo freddo e arrogante ti senti stimolato a reagire in modo speculare per cui lo disprezzi a tua volta.
Approfondimento su Narcisismo e Disturbo Narcisistico
È necessario distinguere l’uso popolare del termine “narcisismo” da quello clinico. Normalmente diciamo che qualcuno è narcisista per dire che è vanitoso, cura molto il fisico, è egoista etc.
In Psicologia invece con il termine Narcisismo viene indicato un insieme di un tratti della personalità che, come tutti i tratti della personalità, sono sani se rimangono entro una certa soglia, mentre se sono maladattivi, rigidi e pervasivi danno vita a un Disturbo di Personalità.
Il DSM 5 elenca queste caratteristiche per fare diagnosi di Disturbo Narcisistico di Personalità
- Ha un senso grandioso d’importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato superiore senza un’adeguata motivazione).
- È assorbito da fantasie di successo, potere, fascino e bellezza illimitati, o di amore ideale.
- Crede di essere speciale e unico e di poter essere capito solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata.
- Richiede eccessiva ammirazione.
- Ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative).
- Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi).
- Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
- È spesso invidioso degli altri, crede che gli altri lo invidino.
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntosi.
Ricorda che la diagnosi va fatta da un professionista psicologo. Non puoi fare diagnosi di Disturbo Narcisistico a te stesso né a qualcun altro.
Nessuno “ha il narcisismo”. Non è un virus. E non trasforma le persone in vampiri perversi, maligni o crudeli. La psicologia non ragiona con criteri di tipo morale ma con criteri di funzionamento.
I tratti di personalità che compongono il Narcisismo possono essere molto positivi perché concorrono a sviluppare una personalità carismatica e capacità di leadership efficace.
Avere una buona autostima, essere sicuri di sé e comunicare in modo assertivo sono ottime qualità per il successo personale. Queste caratteristiche vanno bilanciate con empatia, capacità di autocritica e legami profondamente intimi.
Oggi va di moda marchiare a fuoco chi ha tratti narcisistici. Anzi, peggio, “il narcisista” è diventato una caricatura grottesca, una maschera infernale.
Sì, esistono persone maligne, disoneste ed egoiste. Alcune di queste possono avere un Disturbo Narcisistico di personalità. E alcune possono essere violente e crudeli. Ma esistono moltissime persone violente e crudeli, molte persone disoneste ed egoiste che non rientrano nella diagnosi di Disturbo Narcisistico, e che, ad esempio, esercitano la manipolazione tramite la vittimizzazione o l’incapacitazione, anziché tramite l’arroganza.
Perché il senso di sé grandioso o la mancanza di empatia sono caratteristiche di personalità. La malvagità, la disonestà e l’egoismo, invece, sono scelte individuali.
Il lato nascosto del narcisismo
Eppure c’è un lato nascosto del narcisismo. Essere degli “uomini primi”, autoproclamarsi speciali e migliori comporta un enorme sforzo; per farlo si devono cancellare costantemente tutti i dati di realtà che attestano il contrario e ci si autoesilia dal mondo affettivo costringendosi a stare sempre una spanna al di sopra di tutto e tutti, senza farsi mai raggiungere da un abbraccio o da uno sguardo comprensivo.
Nel lato coperto del narcisismo si nasconde un genitore implacabile, una figura onnipotente e punitiva che pretende una perfezione irragionevole, ma che è anche l’unica fonte di affetto e di cura.
Come può un bambino tenersi vicina questa Divinità Terribile ed Esigente? Accontentandola. E sacrificandogli ciò che ha di più caro: il desiderio di vicinanza e di calore umano.
Il messaggio di fondo che ha respirato il narcisista da bambino è che unico è sinonimo di solo.
Ma perché si comporta in modo arrogante, presuntuoso e poco empatico? Perché si dice: «Io ho fatto tutto quello che dovevo fare: ora gli altri devono capirmi e amarmi». Vogliono che la loro devozione alla Divinità Esigente venga ricompensata. E se questa ricompensa non arriva provano una profonda rabbia. “Che altro devo fare? Perché nonostante i miei enormi sforzi non vengo amati? Perché non ricevo l’amore che merito?”.
È difficile scoprire il deserto in cui abitano i narcisisti. Ma è solo lì che li si può incontrare.
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