L’Ordine degli Psicologi corregge il Ministro della Salute: l’equilibrio psicologico è dato dalla qualità delle relazioni affettive.

Ancora una volta un comunicato stampa dell’Ordine degli Psicologi smentisce affermazioni superficiali e non scientifiche riguardo all’omosessualità.

  • Nel 2010 ad essere bacchettato fu il cardinal Tarcisio Bertone che dichiarò che era “scientificamente dimostrato” il legame tra omosessualità e pedofilia. (→articolo)
  • Nel 2013 toccò invece all’Unione dei giuristi cattolici che equiparavano l’omosessualità ad una malattia (→articolo).
  • Stavolta il presidente degli Psicologi Italiani Fulvio Giardina sottolinea con la matita rossa Beatriche Lorenzin che con molta leggerezza (e ignoranza) ha dichiarato a Porta a Porta che “la letteratura psichiatrica, da Freud in poi, riconosce la necessità per un bambino di avere una figura materna e paterna”.

A parte che non si capisce bene a quale letteratura psichiatrica la Ministra faccia riferimento, perché Harlow, Bowlby, Ainsworth, Fonagy etc. – alcuni tra gli studiosi più autorevoli sull’argomento – non dicono niente di simile, ma poi qualcuno mi spiega cosa significhi esattamente “figura materna e paterna”?

«Ma dai, via, lo sanno tutti cos’è una figura paterna e materna! Uno che fuma, bestemmia, sputa, si gratta lo scroto, ignora i figli e picchia la moglie – e una che lava, stira, cuce, dà il bacino della buonanotte ai bimbi e si fa picchiare dal marito, no?»

Se usciamo di qualche millimetro dalla sagra dello stereotipo (gretto e sessista, peraltro) iniziamo a fare fatica a definire cosa sono esattamente le figure materna e paterna. Esistono tanti modi di essere padre e madre quanti padri e madri esistono al mondo. E parlo dei buoni padri e delle buone madri.

I bambini hanno bisogno di una figura femminile e di una figura maschile? Sì

E a meno che il bambino non viva su un satellite di Marte le avrà. Il mondo è pieno di donne e di uomini: re e regine delle favole, parenti, vicini di casa, maestre e maestri, capi scout, personaggi televisivi, amici… Perfino i Puffi avevano personaggi maschili e femminili! (no, dico: i Puffi!).

Il mondo è pieno di uomini e donne da cui imparare ad essere uomini e donne. Certo, più queste figure sono calde, piene d’amore, più vengono forgiate e interiorizzate nei cuori dei bambini. Ma nessun bambino chiederà lo Stato di Famiglia o la Carta d’Identità a qualcuno prima di decidere che la sua figura gli rimarrà impressa dentro per tutta la vita.

In fondo non bisogna essere degli specialisti, non bisogna aver studiato “la letteratura psichiatrica da Freud ad oggi”. Guardatevi intorno: io conosco tanti uomini e tante donne che sono stati allevati solo dalla mamma o solo dal papà, o dai nonni o dagli zii o in istituti per orfani. Alcuni di loro oggi sono splendidi padri e madri. Avrebbero voluto una famiglia Mulino Bianco con padre madre sorellina cagnolino e Banderas che gli porta i Flauti e i Saccottini? Sì, l’avrebbero voluta. Chi di noi da piccolo non è passato per la fase famigliabredford?

Eppure hanno avuto la loro dose di Figure Maschili e Femminili e la loro dose di Figure Materne e Figure Paterne. Il motivo è molto semplice: un bambino ha bisogno di calore. Non importa che a scaldarlo sia un piumino, una coperta di lana, un sacco a pelo o un poncho peruviano, non importa il colore o il tipo di pupazzetti disegnati: l’importante è che venga scaldato.

PS. Qualcuno vuole fare una buona azione e spiegare alla Ministra Lorenzin che sono esistiti eminenti e celebri psichiatri anche prima di Freud?  


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.