Spreco di tempo e di denaro per l’assegnazione delle borse di studio da 5000€. È inaccettabile! Io una proposta per il CNOP ce l’ho: leggetela e ditemi cosa ne pensate.
Ricordate le 60 Borse di Studio da 5000 euro? I progetti arrivati al CNOP sono 2.613. Tantissimi. Il costo per farli valutare alla Commissione potrebbe essere di circa 30.000€, quasi il 10% dei denari messi nell’iniziativa.
A denunciarlo è il Presidente del Lazio nel suo blog personale.
Se è così è molto GRAVE!
Quei 30.000€ devono essere usati per una campagna pubblicitaria, per aiutare colleghi in difficoltà, per qualsiasi altra cosa, insomma, ma non buttati così!
Come si potrebbe risolvere?
Andiamo subito al sodo: io un’idea ce l’avrei: FACCIAMO ESAMINARE I PROGETTI AI PRESIDENTI E AI CONSIGLIERI!
I consiglieri degli Ordini regionali sono tanti. Non li ho contati in modo preciso, ma la Legge istitutiva prevede 15 consiglieri se la regione ha più di 200 iscritti. Facciamo che Aosta e Bolzano hanno meno di 200 iscritti, in tutto il totale dei consiglieri dovrebbe essere di circa 300 eletti.
Se li correggessero loro, in pratica gli toccherebbero 8 progetti a testa. Dai, non sono molti. Un paio di serate e passa la paura!
Si tratta di una prima scrematura. Molti progetti non avranno i requisiti richiesti. Molti, dice ancora il Presidente del Lazio, sono progetti del tipo “Sportello”. Insomma, valutare se tra gli 8 progetti che devi correggere ce ne sono 1-2 validi non penso che sia complicatissimo per chi governa un Ordine, no?
Dopo la prima scrematura fatta dai Consiglieri, il numero di progetti da far giudicare alla Commissione sarebbe di 300/600 progetti. Un numero più umano. E più economico.
Siccome siamo in Italia e il conflitto di interessi è sempre dietro l’angolo, basterebbe avere l’accortezza di far valutare i progetti a consiglieri che non siano della stessa Regione, non siano parenti e non appartengano alla stessa associazione/azienda/cooperativa o altro.
Ah, ovviamente il tutto dovrebbe essere fatto GRATUITAMENTE, senza i famosi gettoni da 250 euro denunciati da Piccinini, sennò la convenienza dov’è?
Del resto, i Consiglieri degli Ordini sono già pagati per lavorare per noi. Sia chiaro: nessuno dice che non fanno nulla, eh. Anzi, molti oltre che nell’Ordine sono anche sono consiglieri in Enpap, in Fondazioni o in altri Enti e portano avanti il proprio lavoro in clinica, nello studio privato, in università, in azienda etc. (Io faccio difficoltà a trovare il tempo per 2 riunioni al mese con i colleghi, figurarsi!). Ma 8 progetti non sono un onere così assurdo, dai.
Si tratterebbe di un contributo straordinario in risposta ad una situazione straordinaria. E io penso anche che sarebbe un bel gesto se chi governa gli Ordini in questa occasione si occupasse dei colleghi senza chiedere gettoni in cambio, no?
Se il CNOP ascoltasse la mia proposta avremmo 3 vantaggi:
- l’assegnazione delle Borse di Studio in tempi brevi
- l’abbattimento significativo dei costi
- un esempio concreto di colleganza e di servizio in pieno spirito del nostro Codice Deontologico.
Che ne dite di questa proposta al CNOP? Pro? Contro? Quali altre soluzioni vi vengono in mente, gente? (“Vergogna”, “Buuuuuu” e “Inaccettabile” l’ho già scritto io. Quindi proponete qualcos’altro!).
PS. A scanso di equivoci:
- non ho presentato nessun progetto e non ho amici/parenti/amanti che hanno presentato progetti, quindi parlo perché ho una testa pensante e perché mi interessa sapere dove vanno i 160 euro che sborso per l’Ordine e non per interessi personali o mafiette;
- non ce l’ho col CNOP; anzi, parlo spesso del CNOP proprio perché credo in questa Istituzione (e alcuni del cnop mi stanno pure simpatici);
- nel merito, dei 5000 euro la penso come +Emanuele Rapisarda, cioè che 5000€ sono meglio di una roncolata sul malleolo e ci si può far molto, ma erano meglio più soldi in meno progetti.
Però, quando le uova sono rotte, bisogna pensare a come fare la frittata e non a cosa si poteva fare se erano intere (Pinocchio docet). per rispetto dei 2613 colleghi che hanno inviato i progetti, ora vanno corretti e finanziati.