Qual è il problema dei falsi psicoterapeuti? L’autoreferenzialità. Decidono loro se sono competenti e se sono in grado di curare. Nessun parametro esterno. Voglio fare una cosa? Lo decido io se farla, punto e basta.
Ci sono psicologi che vogliono fare gli psicoterapeuti senza voler fare il percorso esperienziale previsto per diventare psicoterapeuti. E ci sono counselor che vogliono fare gli psicologi senza voler fare il percorso di studi previsto per diventare psicologo.
“Chi sei tu per decidere se sono in grado di occuparmi della salute altrui? Chi sei tu per dirmi se posso prendere in cura un depresso, un borderline, una bambina anoressica o uno schizofrenico?”
La buttano in caciara facendone una questione di titoli neanche stessero riscrivendo Il Nome della Rosa:
“Sei solo specialista, non sei niente di più di un non-specialista” (eeeehhhh??) “Si può fare tutto, basta che non dici che è psicoterapia, ma solo per non andare in galera” (eeeeeehhhhhh??).
Al di là dei sofismi il concetto centrale è chiarissimo ed è questo: «Io lo so fare. Punto e basta. Io lo so fare anche meglio di chi ha studiato psicologia o si è formato in psicoterapia. Punto e basta. Io sono in grado di farlo e ho le competenze. Punto e basta. E chi lo dice? Lo dico io. Punto e basta».
Punto e basta un par di ciufoli!
Punto e basta un par di ciufoli! È della salute delle persone che stiamo parlando! E lo Stato deve verificare che tu abbia le competenze per occuparti chi ha un disagio psicologico e deve impedire a chi non ha queste competenze di occuparsene.
Se davvero a questi gli interessasse qualcosa del benessere e della salute delle persone, farebbero battaglie perché lo Stato verifichi in modo più efficace e selettivo che gli psicoterapeuti siano capaci e la formazione in psicoterapia sia più esigente, abilitante e formativa.
Invece no. Ingannano la gente (che li paga) facendogli capire che fanno psicoterapia, usando parole che gli fanno capire che fanno psicoterapia ma ipocritamente nascondendosi dietro il formalismo fariseo di non aver usato il termine psicoterapia.
Voi come la chiamate gente che fa così?
Siate uomini e fregate il prossimo a testa alta!
In soldoni, l’argomentazione con cui questa gente cerca di convincere e di convincerSI che sono nel giusto (vedi la → dissonanza cognitiva) è questa:
«Visto che c’è gente senza patente e certificato che sa guidare l’autobus meglio di chi ha la patente e il certificato – e visto che avere patente e certificato non è garanzia assoluta che poi uno sa guidare bene l’autobus – allora facciamo guidare l’autobus a chiunque si sente in grado di farlo. Se ritiene di averne le competenze, perché non dovrebbe portare uomini, donne, anziani e bambini?».
Mi farebbero persino ridere se non fosse in ballo la salute delle persone.
Gli odontotecnici che si spacciano per medici dentisti almeno hanno il pudore di non tirare in ballo l’etica, i nomi e altre stupidaggini. E Vanna Marchi ammetteva che gli amuleti erano sassi di fiume. Volete essere disonesti? Fatelo, ma almeno siate uomini e prendetevene la responsabilità, eccheccavolo!
Non so voi, ma quando ascolto le loro chiacchiere piene di fuffa e bizantinismi e spaccature di capelli l’unica cosa che sento è questa (clicca qui).