Vogliono convincerci che la discriminazione, il sessismo, l’anello nuziale e la femmina sottomessa non sono predisposizioni genetiche. Fermiamo l’attentato alla famiglia “Io-Tarzan-Tu-Jane”!

Cari babbani (=non psicologi) alcuni di voi avranno sentito parlare della terribile sciagura che si sta abbattendo sulla nostra società: la terrificante ideologia gender.

È terrificante innanzitutto perché è un ibrido: italiano+inglese. Né carne né pesce. Ma loro, i paladini della Famiglia Naturale (100% in olio d’oliva), combattono proprio questo: devi essere o carne o pesce. O maschio o femmina, e cioè: i maschietti con i grembiulini azzurri, le ruspe e il Big-Jim-picchia-tua-moglie-e-tradiscila-con-la-segretaria – le femminucce con il fiocco rosa, il tacco 12 e la Barbie lava-cucina-stira-e-sforna-figli.

Così è stato dal principio:

  • le donne si depilano le gambe, comprano gli stivali e fanno le lavatrici per un fatto genetico
  • gli uomini sputano per terra, parlano di calcio e fanno la pipì in piedi per influenza dei geni

È la Natura

Ci sono però delle organizzazioni occulte che vogliono sovvertire la natura. Una Spectre guidata da un dittatore gay malvagio che accarezza il gatto e insieme al suo Mini-Me progetta un raggio gayzzatore e che trasformerà ogni essere umano in omosessuale. Un po’ come nel film X-Men ma senza Halle Berry, insomma.

Siccome il raggio gayzzatore non è pronto, la lobby pro-gay si porta avanti col lavoro introducendo fumetti che dopo 7 giorni che li hai letti ti fanno cambiare sesso e fanno infiltrare i loro psicologi, maestri e pedagogisti nelle scuole materne per costringere i bambini a fare sesso. Tentavano di usare lo stesso trucchetto degli obiettori di coscienza negli ospedali, ma sono stati scoperti!

Questi programmi limitano la libertà degli insegnanti

  • Perché si dovrebbe impedire a un povero maestro di spiegare ai bambini che sfottere, perseguitare su Facebook, picchiare e indurre al suicidio un compagno perché è omosessuale è cosa buona e giusta?
    Qui nel Lazio si tratta di una allegra e riuscita tradizione che va avanti da anni, ogni anno almeno una decina di suicidi. Non vorranno mica minare le basi della nostra tradizione?
  • Vi pare possibile che una povera docente non può neanche inculcare nelle menti delle sue allieve il sacrosanto “Sposati e sii sottomessa a tuo marito“? 
  • Se si dice che non c’è nessun male se due donne o due uomini si vogliono bene, non è che poi diventano tutti gay? E se si dice che non c’è niente di sbagliato ad essere musulmani, non è che poi diventano tutti musulmani? E se si dice che non c’è niente di sbagliato ad essere turchi, non è che poi diventano tutti turchi? I bambini sono influenzabili, si sa… 

Del resto chi è eterosessuale è perché l’hanno convinto per bene da piccolo, mica perché gli piace così! No! Se non l’avessero convinto per bene oggi sarebbe gay. Ecco perché è pericoloso dire ai bambini che se due donne si sposano è ok.

Dove arriveremo? Non vorranno mica che condanniamo pubblicamente le discriminazioni e le pattuglie che torturano i gay, no? Vabbè che siamo tutti Charlie, ma non esageriamo!

Ci vogliono convertire al Gender

I pro-gay sono spietati, vogliono costringere tutti a convertirsi, vogliono che tutti la pensino come loro, che per legge quello che loro scelgono di non fare non devono farlo neppure gli altri, arrivando anche ad uccidere, incarcerare, esiliare, sequestrare beni… Ah no, scusate, mi stavo confondendo con la storia delle religioni.

Negli ultimi mesi «un’associazione di Roma composta anche da psicologi» sta ripetendo nel Lazio i convegni pro-famiglia (leggi: anti-gay), l’ultimo ad Albano Laziale e in un liceo di Aprilia. e in numerose parrocchie del Lazio. Sono cose che avvengono nella mia regione, nella mia città, e poiché anche il silenzio è comunicazione, mi rifiuto di stare in silenzio, mi rifiuto di far passare il concetto che siccome noi psicologi non diciamo nulla riguardo queste iniziative allora le condividiamo e mi rifiuto di dire che “tutte le opinioni sono lecite”.

Come psicologo del Lazio prendo ufficialmente le distanze da:

  • un concetto di famiglia basato su convinzioni culturali: il “matrimonio” e la “famiglia” sono convenzioni sociali; parlare di “naturale” è antiscientifico; 
  • la falsificazione di fatti: manipolare le notizie e le informazioni a scopo di propaganda non è etico;
  • l’ideologismo religioso: come professionista assicuro che “non opero discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità” (art. 4 Codice Deontologico psicologi). Chiunque lo fa, anche usando giri di parole o sofismi, non è mio collega e non ha nulla a che spartire con me.

E ci tengo a ribadire con estrema chiarezza che:

  • la teoria gender non esiste: come psicologo so che esistono i gender studies cioè studi multidisciplinari che indagano sul peso che le diverse componenti hanno sulla formazione dell’identità, del ruolo e del comportamento sessuale (→vedi documento AIP);
  • il “complotto gender” non esiste: basta guardare la letteratura scientifica e divulgativa in Italia e lo spazio riservato alla “teoria gender” sui media: gli unici che ne parlano sono gli estremisti cattolici che lo usano per creare un “nemico” fittizio (→approfondisci);
  • lo spauracchio del “pericolo educativo”: è legato alla falsificazione dei dati e all’invenzione del nemico: non c’è alcun pericolo per i bambini (“I bambiiiiniiiii, perché nessuno pensa ai bambiiiiiniiiii!”), nessun pericolo di dittature che vogliono trasformare il mondo in lesbiche e gay. Piuttosto, le uniche dittature che conosco hanno ucciso, picchiato e incarcerato chi era omosessuale, non chi era eterosessuale. A voi risultano dati contrari?

Per i ragazzi del liceo di Aprilia, per i genitori degli studenti, per la gente della mia regione che va a queste conferenze, per quelli che si sono imbattuti in psicologi che non rispettano l’etica professionale, per tutte le persone che vivono con disagio la dimensione sessuale, spero che questa presa di posizione chiara e motivata da parte mia possa fare la differenza.

Concludo con una frase lapidaria di +Chiara Lalli

Chi è che vuole negare l’esistenza e la differenza tra maschi e femmine? E quando sarebbe successo? Rispondere è facile: nessuno e mai.


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.