C’è chi si eccita strofinandosi sul partner, accarezzando scarpe col tacco, guardando un video porno, annusando anfibi e calzini, leggendo un manga erotico. C’è chi prova eccitazione indossando biancheria intima femminile o vestendosi da infermiera porno. Ad alcuni piace essere frustati e legati ad altri piace il contatto con l’urina o le feci.

Queste fantasie e questi comportamenti sono indice di una parafilia, cioè un interesse sessuale atipico, ma non sono né sbagliate né patologiche. (leggi l’articolo introduttivo sulle parafilie e perversioni sessuali).

Solitamente si è restii a confidare le proprie parafilie per cui si crea una falsa percezione che si tratti di comportamenti poco diffusi.  In realtà cono piuttosto comuni, anche se spesso vengono sperimentati solo a livello di gioco e senza continuità. Non sono patologie, come ho detto, ma in alcuni casi possono diventarlo. In questo articolo mi concentrerò sul Feticismo dei piedi: vediamo a quali condizioni si può dire di avere un Disturbo feticistico.

A volte però giocare con scarpe, calze e altri accessori anziché favorire il piacere lo ostacola

Criteri clinici per la diagnosi di Disturbo feticistico

Chiariamo subito che non è molto intelligente autodiagnosticarsi un disturbo sessuale (o altri disturbi psicologici). Gli psicologi, gli psichiatri e gli psicoterapeuti per porre una diagnosi di Disturbo feticistico utilizzano dei criteri condivisi.

In generale, si parla di Feticistico quando la persona prova eccitazione con alcuni oggetti: indumenti intimi (reggiseno, calze a rete, slip…), scarpe (stivali, tacchi a spillo, scarpe sportive… ), divise e accessori (sigari, collane, cappelli, borsette…), oppure parti anatomiche specifiche (naso, mani, piedi, capelli, gobba, cicatrici; seni e pene, soprattutto di grandi dimensioni).

Feticismo secondo il DSM 5

Se queste cose stuzzicano la nostra fantasia sessuale non c’è niente di male. Per dire che c’è un disturbo il DSM 5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali 5° edizione) indica i seguenti criteri:

  • Eccitazione sessuale ricorrente e intensa, manifestata attraverso fantasie, desideri o comportamenti, per un periodo di almeno 6 mesi, derivante dall’uso di oggetti inanimati o da un’interesse molto specifico per parte/i del corpo non genitale/i.
  • Le fantasie, i desideri o i comportamenti sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
  • Gli oggetti feticistici non si limitano a capi di abbigliamento usati per il cross-dressing oppure a strumenti specificamente progettati al fine della stimolazione tattile dei genitali.

Feticismo secondo l’ICD 10

L’ICD 10 (decima edizione della classificazione internazionale delle patologie) include il Disturbo feticistico tra i “Disturbi della preferenza sessuale”:

F65.0 Feticismo
Il considerare alcuni oggetti inanimati come stimoli per l’eccitamento e la gratificazione sessuale. Molti feticci sono estensioni del corpo umano, come articoli di abbigliamento e calzature. Altri esempi comuni sono rappresentati da oggetti di particolari materiali quali gomma, plastica, cuoio. I feticci variano nella loro importanza per l’individuo. In alcuni casi servono ad aumentare l’eccitamento sessuale raggiunto in maniera ordinaria (per esempio si desidera che il partner indossi un particolare capo di vestiario).

Va ribadito che la diagnosi va posta solo quando in assenza degli oggetti-feticcio non c’è desiderio o eccitazione sessuale e siano soddisfatti i criteri di angoscia, disagio o mancato consenso (vedi articolo). Ma perché certe persone sono attratte proprio dai piedi e i loro accessori?

Spiegazione culturale del feticismo dei piedi

Alcuni autori – ad esempio Freud e Jung – ritengono che l’attrazione per i piedi abbia un significato inconscio. Nei Tre saggi sulla teoria sessuale Freud afferma che i piedi hanno una forma fallica e sono quindi una forma mascherata per il maschio eterosessuale di attrazione omosessuale inconscia verso il pene. Altri autori la considerano una fissazione libidica in cui i feticci sostituiscono gli oggetti transizionali.

Nell’antichità i piedi erano la parte più sporca del corpo, perché si andava scalzi o con calzari aperti e le strade erano polverose e sudice. Giocare con i piedi quindi significa giocare con lo sporco, ci attrae in quanto proibito. Inoltre, competeva agli schiavi lavare i piedi dei padroni. Questo atto di sottomissione e sopravvissuto nel rito cristiano della Lavanda dei piedi e nel bacio del piede (o della scarpa o della pantofola) di regnati, autorità religiose o statue come gesto di devozione.

Non a caso il Feticismo dei piedi è accompagnato dal masochismo per cui i piedi (o i tacchi, le scarpe etc.) rappresentano lo strumento di sottomissione e umiliazione/dominazione.

Spiegazione scientifica del feticismo dei piedi

Una spiegazione di carattere neuropsicologico è quella esposta da Vilayanur S. Ramachandran che spiega il feticismo dei piedi con lo stesso fenomeno che spiega la sinestesia e l’arto fantasma. Cosa succede nel cervello di un feticista dei piedi? Tutti noi abbiamo delle mappe cerebrali del nostro corpo, funziona un po’ come i tasti del pianoforte: se pigiamo su uno suona l’organo corrispondente. I neuroni del piede sono proprio accanto a quelli genitali. Può capitare che alcuni di questi neuroni “colonizzino” la zona della mappa contigua per cui stimolando i tasti del piede “suonano” i genitali. Chi ha il feticismo dei piedi è probabile che abbia i neuroni dei genitali che fanno “contatto” con quelli dei piedi (anche a livello di neuroni specchio, probabilmente, per cui vederli provoca lo stesso piacere che stimolarli).

Una prova che le cose funzionino così è data dalla Sindrome dell’Orgasmo del Piede (raccontata estesamente qui): a causa di una infezione, una paziente aveva avuto un incrocio tra i nervi del piede e quelli della vagina, per cui provava orgasmo nel piede e se veniva stimolata nel piede raggiungeva l’orgasmo. Interrompendo questo incrocio, non ha più avuto orgasmo del piede.

In conclusione

Il sesso è uno spazio di libertà e di sperimentazione. Vivere in modo spontaneo le fantasie sessuali legate ai piedi può rendere più vivace la relazione e farci sperimentare una vita sessuale più soddisfacente.

A volte però giocare con scarpe, calze e altri accessori anziché favorire il piacere lo frenano e anziché favorire l’intimità relazionale la ostacolano. Se senza annusare o toccare scarpe, calze o dita dei piedi non riuscite ad eccitarvi e a concludere un rapporto sessuale, allora è probabile che abbiate un disturbo parafiliaco. In questo caso è una buona idea rivolgersi ad uno psicoterapeuta che, dopo una accurata psicodiagnosi, saprà impostare il percorso personalizzato migliore per voi.


V. S. Ramachandran (2004). Che cosa sappiamo della mente, Milano: Mondadori

Waldinger, M. D., de Lint, G. J., van Gils, A. P.G., Masir, F., Lakke, E., van Coevorden, R. S. and Schweitzer, D. H. (2013), Foot Orgasm Syndrome: A Case Report in a Woman. J Sex Med, 10: 1926–1934


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.

1 commento

Kiki & i segreti del sesso – Dr Christian Giordano · 26 Dicembre 2019 alle 14:17

[…] Podofilia – attrazione per i piedi (il feticismo di Paco per le dita dei piedi vedi il mio articolo sul feticismo dei piedi) […]

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