In una società come la nostra, che ha la conoscenza a portata di smartphone e misure preventive sempre più accurate e di facile accesso, sembra paradossale che le Malattie Sessualmente Trasmesse aumentino anziché diminuire. Eppure l’ultimo congresso dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri riporta un aumento dei casi di sifilide del 400% e un aumento di quasi il 200% dei casi di gonorrea e delle altre malattie sessualmente trasmesse (da circa 3500 casi del 2006 ai quasi 6500 casi del 2013 – fonte Ansa).

Quando pensiamo alle infezioni trasmesse con il sesso la prima che ci viene in mente è l’HIV. I casi sono numerosi – l’ultima rilevazione conta 36,7 milioni di sieropositivi in Italia – ma stando alle stime dello European Centre for Disease Prevention and Control il tasso di nuovi casi di Hiv è rimasto sostanzialmente invariato tra i giovani e i 30-40enni, mentre è aumentato “solo” del 2% nelle persone con più di 50 anni (fonte The Lancet HIV).

Come è possibile?

IGNORANZA. Le cause sono ovviamente molteplici e variano di territorio in territorio. Una delle principali è l’ignoranza. In Europa quasi una persona su due (47%) scopre di essere positivo dopo circa 4 anni, in una fase molto tardiva dell’infezione, soprattutto tra gli uomini con più di 50 anni, e circa il 15% dei sieropositivi non sa di esserlo. (Fonte Istituto Superiore di Sanità).

Questi dati ci dicono che tra i giovani e i meno giovani si conferma un diffuso analfabetismo funzionale a causa del quale pur avendo tutte le informazioni riguardo al sesso e alla prevenzione non riescono a comprenderle. Un recente ricerca del Censis sui Millennials attesta la scarsissima conoscenza in materia sessuale: solo il 13-23% ha sentito parlare di sifilide, candida, papillomavirus, chlamydia, gonorrea, epatite ed herpes genitale (fonte Censis).

CHAT e SOCIAL. Un altro fattore che influisce in modo determinante sul diffondersi delle malattie sessualmente trasmesse è la facilità con cui oggi incontriamo potenziali partner sessuali e l’elevato numero di partner occasionali reso disponibile dalle chat di incontri, da Facebook, Instagram e dagli altri social. Anche se gli incontri occasionali sono maggiori, le indagini sociologiche ci dicono che si fa molto meno sesso e si è sempre meno soddisfatti del sesso che si fa. Ma per quanto insoddisfacenti, ogni volta che si cambia partner si moltiplicano le possibilità di contrarre un’infezione.

RESISTENZE AL PRESERVATIVO. L’uso del preservativo rimane uno dei metodi più efficaci di prevenzione alle malattie sessualmente trasmesse. Dal punto di vista psicologico però ci sono molte resistenze, non tanto per questioni di sensibilità fisica quanto alle paure legate alla performance. La fruizione di video porno fin dall’età puberale e adolescenziale predispone ad una leggerezza nell’uso del preservativo che spesso in questi video viene omesso.

Vivere con una malattia sessuale senza saperlo non solo può provocare gravi danni alla salute ma danneggiare la salute anche dei/delle nostri/e partner. Diagnosticare le malattie sessualmente trasmesse non è difficile: oggi

«si può diagnosticare una sifilide su una goccia di sangue da un dito o fare nello stesso modo un test HIV a casa. Oppure in ospedale si può ricevere un risultato per un’infezione da Clamydia o di gonorrea in 2 ore su una piccola quantità di urine» (Massimo Giuliani – fonte Ansa)

 


Tavoschi L. et al. (2017). New HIV diagnoses among adults aged 50 years or older in 31 European countries, 2004–15: an analysis of surveillance data. The Lancet HIV, Volume 0, Issue 0.


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.