Nella mia esperienza di psicologo ho notato che la definizione “Sindrome dell’Impostore” piace molto ai pazienti. Perché fotografa in modo nitido due distinte sensazioni: la sensazione di essere inadeguati e manchevoli e la sensazione che da un momento all’altro qualcuno scoprirà il nostro bluff.

Non vi affrettate a cercarla nei manuali internazionali tipo il DSM o ICD. La Sindrome dell’Impostore non è una psicopatologia (come ad esempio la Depressione maggiore, gli Attacchi di panico o il Disturbo ossessivo-compulsivo) ma solo un fenomeno psichico, come l’hanno definito nel 1978 le psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes.

Come capisco se ho la Sindrome dell’Impostore?

Per capire se soffrite di Sindrome dell’Impostore leggete le seguenti affermazioni e rispondete “vero” o “falso” in riferimento a come vi siete comportati nell’ultimo anno:

  • Ritengo che il mio successo sia dovuto a qualche misterioso colpo di fortuna
  • Temo che prima o poi gli altri si accorgeranno che occupo un ruolo per il quale sono inadatto
  • Sono certo che, a meno che non faccio sforzi giganteschi, il successo non può essere ripetuto
  • È difficile per me accettare complimenti o lodi riguardo alla mia intelligenza o ai miei risultati
  • È vero, ho ottenuto quel risultato ma era dovuto a una coincidenza di situazioni favorevoli
  • Ho paura di fallire in un nuovo incarico o impegno, anche se generalmente riesco bene nelle cose a cui mi dedico
  • Posso dare l’impressione di essere più competente di quanto lo sia io

Se avete risposto positivamente a tutte o a gran parte di queste affermazioni, è probabile che anche voi soffriate di una qualche forma di Sindrome dell’Impostore. Nel sito personale di Pauline Clance trovate il Questionario (in inglese) “Clance Impostor Phenomenon Scale” con il quale potete valutare in modo più completo il grado in cui incide su di voi la Sindrome dell’Impostore.

In cosa consiste la Sindrome dell’Impostore?

La Sindrome dell’Impostore ha molti elementi in comune con alcuni tratti che appartengono anche ad altre condizioni psicopatologiche come ad esempio Disturbi d’Ansia (preoccupazione di essere scoperti), Depressione (scarsa autostima e difficoltà a individuare risorse ed elementi positivi in sé stessi) e Disturbo evitante di personalità (preoccupazione di essere umiliati).

La sensazione di non essere mai all’altezza può essere connessa anche al perfezionismo patologico: se si hanno degli standard molto elevati i risultati che otterremo saranno sempre insufficienti. In genere questo aspetto deriva da un’infanzia in cui si sono avuti scarsi riconoscimenti cognitivi ed affettivi da parte degli adulti. Alcuni pazienti raccontano:

«Per quanto mi sforzassi, per papà non era mai abbastanza quello che facevo» oppure: «I miei genitori non mi hanno mai lodato; anche se tornavo da scuola con un 9 mi dicevano che avrei dovuto prendere 10, e se prendevo 10 dicevano che era solo un colpo di fortuna o che evidentemente la maestra si era distratta».

Questi vissuti sono tipici anche di persone con Disturbo Narcisistico e persone con Disturbo ossessivo-compulsivo. Come ho detto, la Sindrome dell’Impostore è un fenomeno trasversale e si può trovare sia in persone che hanno configurazioni patologiche di personalità sia in persone senza difficoltà psicologiche particolari.

In estrema sintesi, ciò che caratterizza la Sindrome dell’Impostore non è tanto la bassa autostima o gli standard elevati quanto l’inequivocabile sensazione di non meritare la considerazione di cui si è oggetto e che da un momento all’altro questo bluff verrà svelato.  

Cosa fare per superare la Sindrome dell’Impostore?

Di sicuro è necessario lavorare sull’Autonomia, dobbiamo cioè decidere da soli (αὐτο-) gli obiettivi, i risultati e gli standard (νόμος) che vogliamo raggiungere. Senza farci influenzare da quello che pensiamo vogliano gli altri o la società. Per fare questo può essere necessario lavorare sul proprio Copione di vita cioè liberarsi di quella voce genitoriale che continua a dirci costantemente che non saremo mai abbastanza, che non ce la faremo, che non siamo ok. È importante anche imparare a spostare il proprio Locus of Control dall’esterno all’interno e accrescere la propria assertività imparando a chiedere conferme non generiche o critiche ma specifiche e costruttive.

E se questo non vi riesce o vi accorgete che è troppo complicato da ottenere, può essere una buona idea chiedere aiuto a uno psicologo.


Clance P, Impostor Phenomenon (IP): http://paulineroseclance.com/impostor_phenomenon.html

Lebowitz S (2016). “Men are suffering from a psychological phenomenon that can undermine their success, but they’re too ashamed to talk about it”. Business Insider.


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.