In queste settimane la maggior parte degli psicologi, anche quelli che mai avevano usato Skype, hanno iniziato a svolgere sedute online. Ma le App di videochiamata sono sicure? E garantiscono gli standard di riservatezza a cui noi psicologi teniamo moltissimo?

Le videochiamate sono sicure?

La risposta più sintetica è sì, sono sicure.
Skype, WhatsApp, Signal, FaceTime, Viber, Confide e Google Duo hanno tutte il protocollo di crittografia end-to-end. Significa che le conversazioni sono criptate e non possono essere intercettate, perché le chiavi di decriptazione sono conservate nei due dispositivi che si stanno videochiamando.

Le videochiamate possono essere registrate?

Dipende. Alcune App lo consentono. Skype ad esempio ha la funzione per registrare le videochiamate. Quando attivi la registrazione agli altri arriva un messaggio che li avverte.

Anche se le altre App non hanno la funziona di registrazione non significa che non si possa. Se l’altro videochiama dal desktop (= portatile o pc di casa) può registrarle con facilità. Se le usa dal cellulare può registrare solo il video. In ogni caso può registrare la conversazione solo chi ha fisicamente in mano il cellulare, non possono farlo altri a tua insaputa.

C’è però un’eccezione: se il tuo computer è stato “infettato” da un trojan i malintenzionati potranno prendere possesso della tua scheda video e ascoltare/registrare le videochiamate. Può succedere anche con il cellulare ma è un po’ meno facile per gli hacker.

IN SINTESI

Fate terapia online comporta una modifica piuttosto importante al setting abituale e, insieme ai vantaggi, presenta alcuni limiti. È bene prendersi cura di questi aspetti e monitorare non solo come si sente il paziente ma anche come ci sentiamo noi terapeuti in una relazione di questo tipo.

Comunque, se state pensando si fare terapia tramite videochiamata, state tranquilli: dal punto di vista della sicurezza vanno bene tutte: WhatsApp, Skype, Signal, Duo, Viber, Wire, Line, Confide e FaceTime.

Le App che consiglio

  • Confide. Poco conosciuta in Italia ma in assoluto la più consigliata. È una delle poche che impedisce di fare lo screeshot delle schermate (la “foto” di quello che appare sul cellulare). Quando il messaggio di testo o vocale arriva a destinazione viene distrutto, e con esso tutti gli allegati. Ha una comoda versione desktop.
  • Signal. Lo ha adottato anche la Comunità Europea. È tra i più sicuri perché è open source e ha un protocollo di crittografia molto robusto. Ha anche questo una versione desktop per Mac, Linux e Windows.
  • Viber è molto simile a Skype ma nonostante abbia la crittografia end-to-end. In passato ha avuto gravi violazioni di privacy, ma le versioni degli ultimi anni hanno implementato moltissimi strumenti di sicurezza. Ha anche la versione desktop per Windows, Mac e Linux.

Le App che sconsiglio

  • FaceTime si può usare solo con iPhone e Mac, non esiste una versione per Android, per cui lo sconsiglio. Inoltre, nell’ultimo anno ha avuto gravi falle di sicurezza.
  • WeChat, app diffusissima in Cina e piena di caratterstiche divertenti. Ha anche una versione desktop. Dal punto di vista della gestione della privacy però è poco trasparente.
  • Hangout non usa il protocollo end-to-end, meglio affidarsi ad altre app.

La prima regola della sicurezza e non sentirsi mai troppo al sicuro

Se il paziente è paranoico e vuole la sicurezza al 100%, non c’è protocollo di sicurezza che tenga, perché possono metterti una cimice o usare intercettazioni ambientali. Ma quello anche in studio di persona.

Per sentirvi al sicuro e far sentire al sicuro i vostri pazienti, ricordate che non basta puntare solo sulla tecnologia: il primo livello di sicurezza lo fa la persona.

Per il rispetto della privacy è bene seguire i Suggerimenti utili per una maggiore sicurezza online scritti da Google. Ecco alcuni comportamenti utili per la sicurezza delle sedute:

  1. Verifica che il luogo in cui svolgi la seduta online sia isolato e non presenti interferenze (suoni molesti, animali, passaggio di persone etc.) e chiedi al paziente di prendersene cura allo stesso modo.
  2. Crea password efficaci (no, “1234” o “zxcvbnm” non sono efficaci, e neppure la tua data di nascita o quella di tuo figlio).
  3. Non installare app potenzialmente dannose, usa solo gli “store” ufficiali.
  4. Utilizza sempre l’antivirus.
  5. Utilizza il blocco schermo (no, neppure qui “1234” va bene!) e non dare il cellulare/pc ad altri.
  6. Controlla con attenzione i file prima di scaricarli.
  7. Mantieni aggiornato il software (se sono stati trovati problemi di sicurezza li scaricherai con gli aggiornamenti, altrimenti resterai vulnerabile) .

dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.