Titoli dei giornali: “Ecco i Primi Vaccinati: i nostri nuovi Eroi”. Statue nelle piazze cittadine e targhe commemorative in Campidoglio e in Vaticano. Saluti commossi del Capo dello Stato e bambini che porgono festanti i loro lavoretti in DAS ai Primi Vaccinati. Scene da Istituto Luce. Manca solo che portino la foto dei Primi Vaccinati in processione sui pachidermi tra ali di folla festante e danzatrici vestite di piume di struzzo che spargono petali di ibiscus.

Se non acclamate festanti l’arrivo del Vaccino e osate farvi delle domande o esprimere delle perplessità verrete soffocati da Darth Pfizer (“trovo insopportabile la vostra mancanza di fede“).

Perché ok, i no-vax e i diffidenti informati che credono che l’INPS abbia lanciato le fialette di Covid dagli elicotteri sono esageratamente paranoici.
Ma anche i wow-vax che ripetono in modo leibniziano che questo è il migliore dei vaccini possibili sono fastidiosamente fideistici.

Se io fossi lo Stato, direi molto più onestamente:

Cari cittadini del mondo, non vi stupite se hanno già sviluppato un vaccino. Noi Stati abbiamo pompato milioni di euro nella ricerca di un vaccino e di una cura per il Covid.

Il vaccino (anzi, i vaccini , dato che in sperimentazione ce ne sono una quarantina, di cui 10 in fase 3) lo abbiamo trovato. La cura ancora no. Sorry. Quindi continuate a mettervi le mascherine, a lavarvi le mani e a non fare assembramenti.

Abbiamo avuto il **** la fortuna di trovare il vaccino così velocemente perché i ricercatori (che fino ad ora abbiamo trattato come zavorre relegandoli negli sgabuzzini che Harry Potter a confronto viveva a Versailles e ai quali anno dopo anno abbiamo tagliato i fondi perché tanto a che vuoi che serva fare ricerca? meglio investire nel football o nel digitale terrestre, no?) hanno sequenziato velocemente il virus. E anche perché si erano già portati avanti con gli studi sul virus SARS-CoV-1 del 2003.

Ve l’eravate dimenticata la SARS, eh?

Tranquilli, non vi giudichiamo. Era un periodo che i virus sembravano modelli dell’iPhone, ne usciva uno nuovo ogni 2 mesi: influenza aviaria, sars, ebola, influenza suina, mucca pazza…

E poi, siamo onesti, quando scoppiò la Sars noi italiani abbiamo pensato: «È una cosa asiatica, come il risciò e la salsa di soia: che ci importa a noi?». Il beta testing del Covid uccise in tutto 800 persone. I nostri telegiornali ne parlarono solo perché il virus Cov-1 fu identificato da un medico italiano, che poi ne morì – un minuto di silenzio in memoria del povero dottor Carlo Urbani.

Il virus Ebola invece ce lo ricordiamo benissimo. Sarà per i sintomi atroci, sarà per il fatto che quell’epidemia rischiò di trasformarsi in pandemia, sarà per il famoso romanzo Cristo si è fermato ad Ebola, sta di fatto che l’Ebola ci spaventò parecchio. Tra il 2014 e il 2016, quando l’epidemia si è conclusa, morirono 11.325 persone in dieci paesi.

Le morti per Covid-19, fino ad ora, sono un milione e settecentottantamila. In 11 mesi.

Ecco una cosa curiosa: come è stata debellata l’Ebola? Ve lo dico più sotto.

In conclusione, cari cittadini del mondo, i vaccini che abbiamo finanziato sono il meglio che siamo riusciti a fare per contrastare la pandemia. Non ci abbiamo messo dentro i microchip per il 5G, ma neppure sono dosi di veleno improvvisate dalla prima Brigliadori qualsiasi.

Il vaccino non è quello che vi meritate ma è quello di cui avete bisogno.

Firmato: i vostri capi di Stato.

Ecco, è così che io avrei spiegato la questione dei vaccini. E ora, se avete la pazienza di seguirmi (cit.) mi faccio qualche domanda e mi do qualche risposta.

E perché per il Covid sì e per l’AIDS, per il diabete o per il cancro no?

Intanto precisiamo che il cancro e il diabete non sono virus. So che c’è gente che lo pensa. Sono gli stessi furbissimi che prendono l’antibiotico quando hanno l’influenza (spoiler: l’antibiotico è efficace contro i virus quanto una poesia di Ungaretti contro i tir in autostrada).

Non abbiamo pompato gli stessi soldi per il cancro o il diabete o l’HIV per il semplice motivo che non ci sono mai stati lockdown per il cancro, il diabete, l’obesità, gli ictus o l’HIV. E noi non possiamo permetterci il lusso di stare in lockdown perenne sennò l’economia va in rovina, la gente non ha più i soldi per darci le mazzette e pagarci i viaggi sugli aerei di Stato e le persone diventano pazze (più di quanto non lo siano già).

E comunque – per inciso – ogni singolo paziente con HIV+, cancro, diabete etc. costa migliaia di euro allo Stato. Per esempio il SSN spende circa 16 miliardi l’anno per coprire diagnosi e cure oncologiche. L’urgenza con cui la ricerca si è concentrata sul Covid è data dal fatto che cancro, diabete etc. hanno impatti molto inferiori rispetto ad una malattia altamente infettiva e che intasa in pochissimo tempo i reparti rianimazione.

Ci vogliono almeno 10 anni per sviluppare un vaccino! Ci usano come cavie!

Sì, è vero. È vero che ci vogliono mediamente 10 anni per approvare un farmaco (qualsiasi farmaco, non solo i vaccini) perché deve passare tre fasi. Ho detto tre fasi? No, in realtà sono quattro. La quarta fase è la “farmacovigilanza“, in pratica dopo aver messo in commercio il farmaco controllano che non ci siano controindicazioni nel tempo. In altre parole, ci usano come cavie.

Hai visto??!? Non cielo dikonoooooooh!!!1!

Anzi no. Ce lo dice proprio il Governo. l’AIFA (agenzia italiana del farmaco). Guardate questo specchietto che pubblicano nel loro sito con la lista di alcuni dei farmaci prima approvati e poi ritirati dal commercio. Se volete capire qualcosa in più, leggete l’articolo dell’Aifa.

Vi avevo promesso di spiegarvi come hanno debellato il virus Ebola

Con un vaccino, naturalmente. Ma facciamo un brevissimo passo indietro: tutti sapete che il vaccino si chiama così perché Edward Jenner lo creò a partire dalle pustole di vaiolo delle vacche, vero?

Ecco: quanto tempo è passato secondo voi tra la scoperta e la vaccinazione di massa?

E veniamo ai nostri giorni: sono stati utilizzati diversi vaccini per sconfiggere l’epidemia di Ebola nel 2014, ad esempio quello della ZMap e quello della Merck. Vaccini che hanno ricevuto l’approvazione nel 2019.

Il vaccino, brevettato per la prima volta nel 2003, è stato somministrato in una situazione di emergenza per placare l’epidemia in corso [2019] nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), che ha ucciso circa 2000 persone dall’inizio dell’anno scorso. È stato utilizzato anche durante un altro focolaio del 2018 nello stesso paese e in Guinea nel 2015.

Le Scienze

Tant’è che durante il picco di contagi l’OMS approvò, sempre garantendo condizioni di sicurezza, l’uso di vaccini in fase sperimentale:

Ok all’uso di trattamenti non omologati – Il comitato di esperti di etica medica riunito dall’Organizzazione mondiale della sanità si è detto favorevole al ricorso di trattamenti non ancora omologati contro l’epidemia di Ebola. “Nelle particolari circostanze di questa epidemia – si legge in una nota dell’Oms – e purché siano soddisfatte determinate condizioni, il panel è giunto al consenso che è etico offrire interventi non ancora testati e la cui efficacia ed effetti secondari non sono conosciuti, come potenziale trattamento o a titolo di prevenzione”.

Mediaset

Attenzione, ho parlato di vaccini in fase sperimentale? I vaccini che hanno iniziato a utilizzare contro il Covid-19 non sono sperimentali, che sia chiaro. Hanno passato tutte e tre le fasi. Altri, che sono alla fase 3, verranno approvati a breve.

Ma comunque il vaccino Merck per l’Ebola è stato approvato dopo 5 anni e mezzo. Quello per la parotite è stato approvato in 4 anni.

Quindi i vaccini contro il Covid-19 sono sicuri al 100%?

No. Ma del resto nessun farmaco lo è. Sono un’accozzaglia di roba chimica, tipo gli intrugli che facevi tu da bambino con il Dolce Forno? No. Sono medicine che hanno passato rigorosi – ma molto veloci – controlli. (E comunque tutto è chimico, anche tu sei fatto di “roba chimica”).

Biasimare chi ha delle perplessità o è preoccupato del fatto che questi studi di validazione siano stati fatti in meno di 12 mesi e additarlo come un no-vax laureato all’università della vita o un boomer da buongiornissimokaffèèèèè, è ingiusto e odioso.


→ Ma le sperimentazioni del vaccino per il Covid sono state abbreviate? Leggete qui: “Covid-19: tutte le risposte ai dubbi sul vaccino contro Sars-CoV-2“.

Ma perché non si può aspettare per altri 5 o 10 anni?

Intanto perché come abbiamo visto non è necessario aspettare 10 anni (neppure per gli altri vaccini). E poi perché stiamo parlando di una pandemia, quindi per almeno altri 2 motivi:

  1. Se avete capito qualcosa di come funzionano i virus, vi renderete conto che non possiamo permetterci il lusso che il virus si moltiplichi e passi di ospite in ospite. Più volte lo fa più ci saranno varianti inglesi, indiane, milanesi, francesi etc. E si rischia anche il passaggio ad altre specie animali (come è successo con i visoni e i gatti) per poi ripassare a noi, creando un miscuglio che neppure la cantina di Mos Eisley in Star Wars.
  2. Non ci possiamo neppure permettere altri 10 anni di mascherine, distanziamento, lockdown e coprifuoco. Se non ci sarà altro rimedio lo faremo, certo. Ma trovare un modo per eliminare il virus è una priorità.

Quando si ha un’epidemia è per forza necessario agire in fretta. Altrimenti è come fare indagini chimiche sull’acqua con cui spegnere un incendio e concluderle quando la casa ormai è bruciata.

Buona vaccinazione a tutti


Dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.