Conoscete il Sinodo del Cadavere? Nell’anno 897 il Papa Stefano VI fece riesumare il cadavere di Papa Formoso, lo fece portare in giudizio, lo condannò, gli fece tranciare 3 dita (quelle con cui i sacerdoti fanno il gesto di benedizione) e lo fece gettare nel Tevere.

Non vi sembra che siamo tornati in un’epoca simile?

Ci illudiamo positivisticamente che il progresso sia lineare, ma in realtà se studiamo la storia ci sono frequenti battute di arresto e passi indietro. Anche a livello scientifico, tecnologico, ingegneristico spesso abbiamo riscoperto cose che erano conosciute e si erano perdute.

E il progresso umano? Negli ultimi decenni stiamo assistendo alla regressione del Quoziente Intellettivo, alla diffusione capillare di analfabetismo funzionale, all’antiscientismo, al dilagare di pratiche magiche, alla mancanza di lettura e di istruzione.

E adesso ci sono anche la caccia alle streghe e i nuovi Sinodi del cadavere.

Sinodi del cadavere

Come altro definire le statue di Cristoforo Colombo e Jefferson Davis demolite dai movimenti statunitensi, la sostituzione dei nomi di vie, piazze e basi militari USA e lo sfregio alle statue di Winston Churchill in UK? O l’abbattimento delle statue di Leopoldo II in Belgio e i siti archeologici rasi al suolo dai talebani?

Non sono forse “sinodi del cadavere” le censure di libri, fumetti, film e opere d’arte del passato in nome della cultura e dei valori contemporanei?

È difficile per tutti giudicare il periodo storico nel quale si è immersi.
Siamo tutti rane bollite che assistono con scarsa consapevolezza al diffondersi della neolingua, accompagnata dalla inevitabile damnatio memoriae.

Caccia alle streghe

Oggi non ci sono roghi nelle piazze perché oggi le piazze sono i social (e perché i contenuti digitali non bruciano). Ma come altro definite lo shitstorm contro “Via col vento“, “Grease“, i cartoni animati della Disney, i fumetti di “Flash Gordon” e “Iron Man” o i formati di pasta della Molisana? Neppure Cappuccetto Rosso si salva.

Ogni giorno vengono gettati in pasto ai social minuscoli particolari di disegni, fotogrammi di sitcom, millisecondi di video… Ogni parola è potenzialmente offensiva. E non ci accorgiamo che stiamo attuando esattamente gli stessi comportamenti che furono adottati dal MinCulPop di Mussolini (vedi la censura fascista nella letteratura).

Questa ricerca ossessiva di elementi sessisti, razzisti e poco inclusivi mi ricorda una storiella di Anthony De Mello.

La storiella della vecchietta e dei bagnanti nudi

Una anziana signora chiama la polizia tutta agitata:

«Presto, Agente! Ci sono dei ragazzi che fanno il bagno nudi nel fiume davanti a casa mia!». I poliziotti si recano sul posto e intimano ai ragazzi di andare altrove.

Pochi minuti dopo la donna chiama nuovamente la stazione di polizia: «Che vergogna! Venite subito! Dalla finestra del primo piano quei ragazzi nudi si vedono ancora!». Con pazienza, gli agenti chiedono ai ragazzi di andare a fare il bagno un po’ più a valle.

Non passa neanche un’ora che il telefono del commissariato suona di nuovo: «Commissario, se salgo sul terrazzo col binocolo ancora li riesco a vedere…».

Davvero pensate che eliminando “nero” da qualsiasi espressione diventerete tutti più inclusivi, equi e tolleranti? Davvero credete che usare Allowlist e Blocklist al posto di Whitelist/Blacklist renda meno razzista il pianeta?

Davvero pensate che la mancanza di inclusione sia dovuta all’etichetta “Shampoo per capelli normali“? Siete davvero convinti che rispondendo in modo piuttosto sciocco “Viva il lupo” anziché “In bocca al lupo” ci sarà maggiore rispetto per gli animali? Sono questi i motivi dell’ineguaglianza?

O non è piuttosto la mancanza di senso critico e di un’educazione multiculturale?

Le persone in passato hanno attuato quei comportamenti razzisti e sessisti che oggi vogliamo cancellare per ignoranza, scarso senso critico e scarsa flessibilità mentale. E perché erano mossi dal desiderio di annientare ciò che è diverso. Non vi accorgete che state coltivando lo stesso terreno?

Benvenuti nel nuovo (brutto) Medioevo.

Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo

George Santayana


Dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.