Nel linguaggio comune “sesso” e “genere” sono utilizzati come sinonimi. In ambito sessuologico hanno significati differenti a seconda della dimensione alla quale si riferiscono.

In linea generale possiamo utilizzare il termine “sesso” quando ci riferiamo al corredo genetico, agli organi sessuali e alla morfologia di un essere vivente (piante, animali, protozoi, alcune alghe e funghi).

Il genere invece si riferisce agli aspetti psicologici, culturali e comportamentali legati alla sessualità.

Il sesso biologico

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Sesso cromosomico

Di che sesso è? Maschio o femmina?

Negli esseri umani la determinazione del sesso avviene per via cromosomica. I cromosomi sessuali sono chiamati eterosomi e nei mammiferi vengono indicati come X (cromosoma femminile) e Y (cromosoma maschile). Il trasferimento del materiale genetico al nuovo individuo avviene attraverso i gameti, due cellule di cui una mobile (gamete maschile – spermatozoo) e l’altra è fissa (gamete femminile – cellula uovo). Nei vegetali, nei licheni e nei funghi il gamete maschile è detto anterozoo e il femminile oosfera.

Nella nostra specie, la femmina trasmette solo cromosoma femminile (XX) – per cui se dipendesse solo dall’ovulo nascerebbero solo femmine – mentre i gameti del maschio possono portare nella metà dei casi cromosoma X e nell’altra metà dei casi cromosoma Y.

Anomalie cromosomiche. La nostra 23° coppia di cromosomi è XX o XY. In alcuni casi però un individuo può nascere con X0 (sindrome di Turner), XXY e XXYY (sindrome di Klinefelter), XYY (sindrome di Jacobs), XXX (trisomia X).

Ermafroditismo. Un caso particolare di anomalia cromosomica è quella XX/XY, in cui un individuo ha contemporaneamente organi riproduttivi maschili e femminili e produce sia gameti maschili che femminili. È talmente raro da essere praticamente inesistente nella specie umana.

Pseudoermafroditismo. Esistono invece moltissimi casi di pseudoermafroditismo in cui i caratteri sessuali sono misti (ma non producono entrambi i gameti). Tra i casi più frequenti ci sono: Iperplasia surrenale congenita (CAH), sindrome di Swyer, sindrome di Morris (AIS), agenesia vaginale. In questi casi il sesso cromosomico è solo uno, ma non corrisponde al sesso morfologico.

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Sesso morfologico

La morfologia riguarda la forma e la struttura del corpo, cioè l’anatomia umana. In questo caso ci si riferisce in modo specifico a quelle porzioni anatomiche chiamate caratteri sessuali.

I caratteri sessuali primari sono le gonadi (testicoli e ovaie).

I caratteri sessuali secondari possono essere a loro volta distinti in genitali ed extragenitali (se fanno parte dell’apparato genitale) e interni ed esterni. Ad esempio, la vulva è un carattere sessuale secondario genitale esterno, mentre la vagina e l’utero sono caratteri secondari genitali interni. La forma del seno e dei fianchi, l’ossatura, la statura, il tono della voce, la peluria sono caratteri secondari extragenitali.

Quando in una specie è possibile distinguere il sesso di un individuo anche senza esaminarne il cromosoma o le gonadi si parla di dimorfismo sessuale.

Negli esseri umani e in generale nei vertebrati i caratteri sessuali secondari sono di tipo eusessuale, cioè controllati dalle gonadi e dagli ormoni sessuali (negli insetti e in generale negli artropodi invece sono somatosessuali, cioè fissati nella costituzione genetica e indipendenti delle gonadi).

Quando caratteri sessuali secondari maschili e femminili sono presenti contemporaneamente in uno stesso individuo si parla di ginandromorfismo.

Sesso fenotipico

Ognuno dei nostri 23 cromosomi ha una copia omologa. Se in un punto di un cromosoma abbiamo un gene, nello stesso punto del cromosoma corrispondente troveremo una forma alternativa dello stesso gene (o anche più di una). Queste forme alternative si chiamano alleli e l’insieme degli alleli si chiama genotipo.

Il fenotipo è dato dalla manifestazione dei geni mediata dall’interazione con l’ambiente (epigenetica). Poiché i geni riguardano non solo il corpo ma tutto ciò che fa di noi quello che siamo (intelligenza, timidezza, emotività etc.) il fenotipo indica non solo la morfologia ma anche tutte le caratteristiche visibili con cui manifestiamo la sessualità, compreso il comportamento.

Sesso assegnato alla nascita

Nel dizionario delle definizioni di genere (vedi articolo) si usa spesso l’espressione “sesso assegnato alla nascita”.

Indica il sesso che prima del parto (durante l’ecografia) o dopo la nascita viene assegnato dai medici in base all’aspetto dei genitali esterni. Come abbiamo visto, però, i genitali esterni possono non corrispondere al sesso cromosomico. In alcuni casi di pseudoermafroditismo i genitali esterni possono essere ambigui, per cui i medici assegneranno il sesso che con più probabilità corrisponderà all’identità di genere del bambino.

Il Genere sessuale

Il genere sessuale riguarda tutto ciò che è implicato nella definizione di uomo e donna. Ma in base a cosa una persona si percepisce maschio o femmina? E cosa significa essere maschi o femmine?

L’aspetto cardine dell’identità di genere è basato sulle gonadi: se ho un pene mi definisco maschio, se ho una vulva mi definisco femmina.

Ma il sentirsi uomo o donna va oltre l’aspetto fisico. Ha a che fare con tutte le attribuzioni che la società, la cultura e noi individualmente diamo a queste due categorie.

Mentre maschio (XY) e femmina (XX) sono tassonomie basate su aspetti genetici e morfologici, le categorie del maschile e del femminile sono costrutti culturali. Il tipo di emozioni, pensieri, preferenze e desideri che devo avere in quanto maschio o in quanto femmina è deciso in minima parte dal corredo genetico.

Il genere sta al sesso come il vestito sta al corpo.

Nel gene X non c’è scritto che devo amare le borsette, i tacchi, i capelli lunghi, lo smalto, la professione di psicologa o di infermiera. E nel gene Y non ci sono geni che mi costringono a preferire l’azzurro, i capelli a spazzola, la professione di ingegnere e i film Marvel..

Riguardo al genere si parla di:

  • IDENTITÀ di GENERE: la percezione di sé come maschio o come femmina o in una condizione non binaria.
  • RUOLO di GENERE: l’insieme delle aspettative, dei modelli sociali, delle tradizioni culturali e degli stereotipi che determinano cosa va considerato maschile e cosa femminile. I ruoli di genere cambiamo fortemente con il passare delle epoche, e delle società.
  • ORIENTAMENTO di GENERE (ORIENTAMENTO SESSUALE): riguarda il tipo di attrazione romantica ed erotica, rivolta a persone dello stesso genere (eterosessualità), dell’altro genere (omosessualità), di entrabi i generi (bisessualità), alle persone senza riconoscere il binarismo di genere (pansessualità) o a nessuno (asessualità).

Binarismo di genere

Quasi tutte le culture utilizzano una visione binaria dei generi. Le persone vengono divise in due generi sulla base del sesso biologico: genere maschile e genere femminile. In alcune culture esiste anche un “terzo sesso” (ma sarebbe più corretto parlare di terzo genere).

Per le persone che non si riconoscono in questo binarismo si parla di genere non binario o genderqueer.

GENDER. In Italia si legge spesso la parola“gender”. Gender in inglese significa semplicemente “genere”. Ad esempio, il settore multidisciplinare che studia gli aspetti psicologici, antropologici, sociali, storici e linguistici delle differenze di genere in inglese ha il nome di “gender studies”.
Vi potrà essere capitato di incontrare l’espressione ideologia gender. Si tratta di «neologismo (prestito linguistico dall’inglese gender theory) coniato in ambienti conservatori cattolici negli anni 90 del XX secolo per riferirsi in modo critico agli studi scientifici di genere» (teoria gender – wikipedia).
L’ideologia gender è una teoria del complotto secondo la quale le persone LGBT+ hanno un piano segreto per distruggere la famiglia, rovesciare “l’ordine naturale” e costringere uomini e donne a diventare transessuali e omosessuali. Si tratta di un’idea paranoica simile a quella dei “Protocolli dei saggi di Sion” che venne usata per legittimare l’antisemitismo.


American Psychological Association. (2015). Guidelines for Psychological Practice with Transgender and Gender Nonconforming People. American Psychologist, 70 (9), 832-864.

Pryzgoda, J., Chrisler, J.C. Definitions of Gender and Sex: The Subtleties of Meaning. Sex Roles 43, 553–569 (2000).


Dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.