Perché in estate siamo più infedeli? E cosa bisogna fare quando si tradisce o si è traditi?

Durante le Feriae Augusti si festeggiava la fine dei lavori agricoli, «un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti». Oggi il Ferragosto è sinonimo di “gita fuori porta”, fuga verso località più fresche.

È un po’ quello che avviene con il tradimento estivo: arrivate le vacanze molti uomini e molte donne si prendono una pausa dalla fedeltà di coppia. E la fuga verso luoghi più rinfrescanti diventa “scappatella”.

Quanti sono i tradimenti?

Difficile dirlo con certezza, perché nonostante la garanzia dell’anonimato le persone tendono a non voler ammettere l’infedeltà. Un sondaggio del 2016 rivela che il 51% degli italiani – sposati o in coppia – ha tradito il partner. Se consideriamo anche chi non lo ha ammesso, potremmo arrivare anche al 70%. Un italiano su tre tradisce il/la partner. Se ci guardiamo intorno e pensiamo ai nostri amici, parenti, colleghi e conoscenti, in effetti è una statistica plausibile.

Perché si tradisce maggiormente d’estate?

Per gli stessi motivi per cui si tradisce il resto dell’anno: problemi di comunicazione, insoddisfazione sessuale, incomprensione emotiva, ricerca di stimoli mentali o erotici, paura di definirsi, immaturità emotiva.

Ci sono anche alcuni fattori che predispongono al tradimento estivo: innanzitutto il fatto che 4 persone su 5 credono che d’estate si tradisce di più. Già, il solo fatto che pensiamo “L’estate è tempo di tradimenti” fa sì che d’estate ci predisponiamo al tradimento. È quella che in psicologia chiamiamo “profezia che si autoavvera“.

Un altro motivo è dovuto al bel tempo: il caldo, le giornate più lunghe, il tempo libero predispongono ad uscire, fare cose nuove, incontrare persone nuove, avere stimoli nuovi anche dal punto di vista erotico ed emotivo, restare incantati dalla natura e curare di più la propria forma fisica. Il fisico stesso viene esibito più esplicitamente rispetto al resto dell’anno.

D’estate inoltre si ha più tempo per pensare e possono emergere malumori e insoddisfazioni di coppia. Pare abbia un ruolo anche l’aumento della Vitamina D, che viene prodotta con l’esposizione cutanea alla luce solare.

Cosa fare quando si tradisce?

Non ci sono regole fisse. Dirlo al partner in genere non è una buona idea. E neppure far finta di niente. Nel mio lavoro di psicoterapeuta mi sono convinto che il primo step consiste nel prendere consapevolezza che alla base del tradimento c’è il desiderio di cambiamento e di sperimentare sé alternativi. Le ferite che i partner si provocano spesso sono inutili ed evitabili. Se non si capisce cosa si desidera e chi si desidera essere è difficile chiederlo ed ottenerlo. E anche quando lo si capisce, negoziare con il partner non è così facile: le coppie sono spesso incompetenti nella comunicazione.

Il tradimento non è una causa ma un effetto

Equivoci, fraintendimenti, aspettative infantili di accudimento totale o “letture della mente” portano ad un accumularsi di rancore e frustrazione. In alcuni casi il tradimento diventa opportunità di crescita che rafforza il legame. Ma più spesso ci si trascina per anni in un costante logorarsi e disprezzarsi reciproco. Oppure si arriva alla rottura con un senso di fallimento e rancore, senza aver imparato nulla.

In questi casi lo spazio della terapia di coppia può essere una buona palestra per imparare a comunicare in modo soddisfacente e a darsi il permesso di essere felici.


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.