Cosa fa di un bambino un bambino felice? Il fatto che il sesso biologico dei due genitori sia XX e XY? Oppure la qualità del tempo e delle cure che gli vengono dedicate?

La risposta non è così scontata e retorica come sembra. Sappiamo tutti che un bambino quando nasce non chiede la carta di identità agli adulti che lo allevano, e non gli interessa se il loro ruolo sociale sia genitore adottivo, fratello, zia, nonna, balia, maestra, vicino di casa, amica di famiglia o passante. Dal primo vagito in poi al bambino interessa esclusivamente che gli vengano dati calore, affetto, protezione, vicinanza, nutrizione, sostegno

Sulla base dei “secondo me” e “sono convinto che” si potrebbe fare un dibattito eterno quanto sterile. Piuttosto che chiederci cosa temiamo o pensiamo che avverrebbe se un bambino fosse allevato da due uomini o da due donne, la domanda intelligente dovrebbe essere: cosa avviene quando un bambino cresce in una famiglia omogenitoriale?

Il “secondo me” sta a zero

Chiariamo un concetto: uno studio scientifico è diverso da un articolo di giornale o di un blog. Gli studi scientifici si basano su ricerche e dati raccolti in modo verificabile e replicabile. Non sono opinioni tipo Morelli sulla poltrona della Barbara D’Urso. Niente è perfetto in questo mondo e tutto ha dei limiti, ma le ricerche sono più attendibili perché possono essere verificate, replicate, smontate, confermate. E non importa se gli articoli sui blog o sui siti estremisti siano migliaia o milioni: miliardi di zero valgono sempre zero.

I poveri bambini di coppie omogenitoriali sono stati monitorati e studiati per anni come cavie da laboratorio. Ora che sono cresciuti, che cosa possiamo dire? Che sono uguali a tutti gli altri bambini, vengono su come i bambini cresciuti con un solo genitore o con genitori eterosessuali o con genitori divorziati. La vera differenza c’è tra figli cresciuti da genitori trascuranti o abusanti e figli cresciuti da genitori sufficientemente buoni e quasi perfetti (cliccate sul link per capire a quali autori mi riferisco)

Cosa dicono le ricerche riguardo ai bambini che sono già cresciuti in coppie omogenitoriali? 

Una prima sintesi di tutti gli studi scientifici sui figli di coppie omogenitoriali è stata fatta nel 2012 dall’American Psychological Association, che afferma che sulla base di corpose ricerche sui genitori omosessuali e i loro figli dichiara che non vi è alcuna prova scientifica che l’efficacia genitoriale sia legata all’orientamento sessuale dei genitori(Potete leggere gli studi esaminati fino al 2004 in questa pagina dell’APA).

E dopo il 2004? Le ricerche hanno continuato a confermare. Alcuni studi hanno sottolineato che sono più tolleranti e riescono meglio a scuola, altri studi hanno evidenziato le ripercussioni del pregiudizio e dello stigma, ma la conclusione è sempre la stessa: i bambini cresciuti in coppie omosessuali non hanno disturbi, problemi, o difficoltà maggiori degli altri. Lo confermano numerose meta-analisi una del 2017 che esaminava 79 studi, una del 2014 basata su 40 studi e una del 2013 che analizzava 33 studi. Questa imponente mole di dati è stata sintetizzata recentemente in un articolo del Medical Journal of Australia significativamente intitolato The kids are OK: it is discrimination not same-sex parents that harms children.

Ma tutti questi studi sono attendibili?

La prova definitiva che gli studi sulla omogenitorialità non sono farlocchi è questa: se fosse così facile produrre risultati falsi le ricche e numerose lobby fondamentaliste ne avrebbero pubblicati due milioni (è la prova che usava Umberto Eco per lo sbarco sulla luna). Non sto usando un paradosso: queste lobby sono presenti in modo capillare in tutte le istituzioni sanitarie e universitarie: ospedali, cliniche, istituti di ricerca fondazioni…  E sono molto motivate: hanno una fortissima spinta ideologica. Potrebbero agevolmente produrre valanghe di letteratura scientifica. Eppure.

In sintesi

In conclusione, abbiamo due certezze: se un bambino viene trascurato, maltrattato o abusato non importa che a maltrattarlo, abusarlo e trascurarlo siano un maschio e una femmina, due maschi, due femmine, due genitori drogati, un alcolista e una prostituta, tre scimpanzé… Lo stesso vale per i bambini amati e sostenuti, come dimostrano i numerosissimi casi studiati  e come spiega in una dichiarazione ufficiale il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi:

«Non è certamente la doppia genitorialità a garantire uno sviluppo equilibrato e sereno dei bambini, ma la qualità delle relazioni affettive. Da tempo infatti la letteratura scientifica e le ricerche in quest’ambito sono concordi nell’affermare che il sano ed armonioso sviluppo dei bambini e delle bambine, all’interno delle famiglie omogenitoriali, non risulta in alcun modo pregiudicato o compromesso. La valutazione delle capacità genitoriali stesse sono determinate senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale ed affettivo. Ritengo pertanto che bisogna garantire la tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali al pari di quelle etero-composte senza discriminazioni e condizionamenti ideologici».

 


dr Christian Giordano

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo principalmente di terapia di Coppia e terapia Sessuale. Esperto in psicodiagnosi e grafologia. Appassionato di saggistica, neuroscienze e letteratura, in particolare filosofia, narrativa, fantascienza e fantasy. Linux user. → Scrivimi per info e consulenze private in studio e via Skype.